mercoledì 25 novembre 2015

Due parole sulla sicurezza

Sapevo che presto o tardi questo post sarebbe arrivato.

In parte perchè reputo sia doveroso parlarne a prescindere;
in parte perchè in questo periodo ho ricominciato ufficialmente a cacciare e mi capita di continuo di dover spiegare al bottom di turno cosa faccio e soprattutto come.

Partendo dalla famosissima regoletta SSC ovvero Sano, Sicuro, Consensuale, mi assicuro di garantire alla persona con cui interagisco la maggiore sicurezza possibile, una partecipazione gradita e gradevole e l'assenza di rischi dal punto di vista sanitario. 

La prima cosa che chiedo, dopo essermi assicurata che l'altro non sia uno stalker o uno spostato è l'eventuale presenza di problemi fisici.

I problemi di cui è bene tenere conto sono molteplici, la cosa più frequente sono le vecchie fratture, che è sempre meglio trattare con cura.

Chiedo sempre al sottomesso assume farmaci e di quale tipo.

Molti farmaci agiscono sul sistema circolatorio fluidificando il sangue e rendendo più alta la possibilità di procurare ematomi e trombi, anche se ovviamente in casi abbastanza rari.

Alcuni farmaci rendono inoltre la persona meno cosciente e meno recettiva al dolore come ad esempio gli antidolorifici e gli antistaminici.

In quel caso è preferibile rimandare assicurandosi che i feedback dell'altra persona siano più attendibili.

Non gioco e non lego inoltre se l'altra persona è sotto effetto di alcool o droghe.
Ovviamente lungi da me farne uso.

Chiedo sempre mi venga consegnata una lista dei limiti compilata.

La lista, che allegherò alla fine del post raccoglie alcune fra le pratiche che io utilizzo, ma per ragioni piuttosto ovvie varia da dominante a dominante, secondo i gusti e le esperienze del caso.

Esistono limiti hard e limiti soft;
i primi indicano quelle pratiche che mai e poi mai si sarebbe disposti a provare, a prescindere da quale sia la relazione o il contesto;
i secondi quelle cose scomode, imbarazzanti e antipatiche, sul quale ingegnandosi un po' sarebbe possibile lavorare.

Chiedo sempre di segnalare accanto alla pratica contrassegnata come limite, la tipologia dello stesso, in modo da sapere con grande facilità dove forzare e dove invece non è il caso.

Concordo sempre con il bottom almeno una Safe.

La safe è una parola che serve per bloccare immediatamente la situazione in atto.

E' molto importante scegliere un termine adatto dal momento che cose come stop, no e ti prego basta sono terminologie ampliamente utilizzate anche e soprattutto in contesti in cui lo schiavo intende dire esattamente il contrario.

La parola che io utilizzo è ROSSO.

Funziona perchè è facilmente distinguibile da ciò che potrebbe essere detto per gioco o per sottolineare una situazione eccitante.

E' inoltre una delle safe più utilizzate al mondo ed è facile da ricordare.

Può capitare  che il sottomesso abbia un malore durante la sessione o che trasportati dal momento si assesti qualche colpo troppo forte.

In entrambi i casi la parolina magica fornisce una via di uscita certa e sicura.

Il buon senso è inoltre un indiscutibile alleato, a prescindere dalla situazione e dal caso.

Seguire scrupolosamente una procedura per poi mettere un cappuccio in latex a qualcuno allergico al lattice è una cosa assolutamente cretina,

Lo stesso vale nel caso si decida di far bollire le gag dopo ogni uso per poi ficcare due dita sudice in bocca al povero bottom, magari dopo un lungo giro sui mezzi pubblici.

La prima cosa in effetti è questa; ragionare con lungimiranza e prevedere ogni possibile problema  prima ancora che si presenti.

Qui la solita guida sulla sicurezza nel bondage:
http://rope-topia.com/resources/rope-bottom-guide/


Qui la lista dei limiti da compilare:


 Abrasioni:
Anal plugs (piccolo-small):
Anal plugs (grande-large):
Animal roles-ruoli animali:
Arm & leg sleeves (Bloccabraccia - armbinders):
Blindfolds-bende sugli occhi:
Blood-sangue:
Breast/chest bondage-legatura del seno:
Boot worship-leccare stivali:
Bondage:
Breast whipping-fustigazione del seno:
Beating-morsi (soft):
Beating-forti (hard):
Cages (locked inside of-gabbia, chiusa dentro):
Caning-frusta con la canna:
Chores (faccende domestiche - domestic service):
Clothespins-mollette:
Collars (collari, indossati in privato - worn in private)
Collars (collari, indossati in pubblico - worn in public):
Corsets (corsetti - wearing casually):
Cross-dressing (vestita nell'altro sesso):
Cutting - tagli :
Dildoes-vibratori:
Exhibitionism - esibizionismo (con amici - friends):
Face slapping - ceffoni:
Following orders - eseguire ordini:
Foot worship - leccare i piedi:
Forced masturbation - masturbazione forzata:
Forced nudity - nudità forzata (privato - private):
Gags - bavaglio (rubber):
Gags - bavaglio (nastro-tape):
Golden showers - pioggia dorata:
Hairbrush spankings - sculaccioni spazzola per capelli :
Hot waxing - cera calda:
Humiliation - umiliazioni (private):
Ice - Ghiaccio (general):
Ice cubes - cubetti di ghiaccio:
Immobilization - immobilizzazioni:
Mummification - mummificazione:
Name change - cambio di nome per il gioco (for scene):
Nipple clamps - strizzacapezzoli:
Nipple play/"torture" - giochi con i capezzoli, "tortura":
Over-the-knee spanking - sculacciate:
Orgasm denial - negazione dell'orgasmo:
Pain -dolore (leggero-mild):
Pain - dolore (medium):
Pain - dolore (severe):
Punishment Scene - giochi di punizione:
Rope body harness - legatura del corpo:
Sensory deprivation - privazione sensoriale:
Serving as art:
Serving as furniture - servire come mobile:
Serving as a maid - servire come cameriera:
Serving other doms – servire altri dom (supervisionata - supervised):
Spanking - sculacciate: Speech restrictions - restrizioni vocali (quando, cosa - when, what) :
Spitting - sputi:
Strap-on-dildos (sucking on):
Strap-on-dildos (penetrated by):
Tickling - solletico:
Including others – includere terzi: .
Whipping – frusta


















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