venerdì 11 dicembre 2015

BDSM, iniziazione, rituali.

Capita spesso che leggendo qualche testo relativo al BDSM alcuni amici vengano a chiedermi cosa si intenda con la voce rituali e riti iniziatici.

Non è raro che io risponda con un'alzata di spalle in modo da evitare di dilungarmi in discussioni troppo impegnative in luoghi e contesti magari inappropriati.

La verità è che entro alcune accezioni il BDSM ha moltissimo a che vedere con i rituali e con i riti iniziatici.

Erano gli anni '40 e in America si andava definendo la scena Leather, prendendo forma intorno ai moto club grazie alle influenze dell'allora movimento omosessuale assieme al bondage, portato dal Giappone dai soldati americani ed al burlesque, molto di moda a quel tempo.

In quel tipo di contesto era molto frequente che le coppie Sm, omosessuali o meno utilizzassero un codice di simboli molto preciso che si esplicava attraverso l'utilizzo di abbigliamento specifico e piercing, in modo da poter identificare a colpo d'occhio altri eventuali praticanti ed individuarne immediatamente il ruolo e la disponibilità al gioco e alle relazioni.

Dalla cultura leather deriva il simbolo del collare, ancora oggi utilizzato per sancire ed evidenziare un certo tipo di legame, indicativo dell'appartenenza di un primo individuo, lo schiavo,  nei confronti di un secondo, il padrone.

All'interno delle coppie Ds, quello dell'assegnazione di un collare era un momento assolutamente peculiare in grado di stabilire una linea di demarcazione netta fra ciò che avveniva prima e ciò che sarebbe successo dopo.

Il nome del sottomesso veniva sostituito da uno nuovo col quale egli sarebbe stato presentato al resto dei membri della comunità.

L'addestramento, che spesso durava settimane o mesi serviva per istruire il novizio sul comportamento adeguato, sui codici sessuali e sulle pratiche.

Ad oggi in Italia, tranne qualche caso isolato, non esiste una regolamentazione così rigida e quasi nessuno si attiene scrupolosamente a certe etichette anche se ad alcuni, tipo me, piace ispirarsi a questo tipo di tradizione.

Se si volessero cercare delle analogie col linguaggio esoterico si potrebbe dire che il Dom funge da parte attiva e il sub da elemento passivo all'interno del dungeon-universo, costituendo gli assiomi di una sola realtà simile agli assi di X ed Y sul piano cartesiano.

Nel mio modo di vedere le cose esistono vari momenti rituali all'interno di una relazione Ds, funzionali ed utili; basti pensare alla necessità per una coppia che convive di sancire la separazione fra i momenti di quotidianità e quelli di pratica; oppure il momento della contrattazione in cui per la prima volta due persone si siedono a tavolino stabilendo le regole sul quale si reggerà la relazione, infine quella del collare che rappresenta in qualche modo la morte di un individuo libero che rinasce ed acquisisce consapevolezza esprimendo la sua nuova identità attraverso il legame.

Ogni volta che ho scelto ed educato uno schiavo al fine di assegnargli un collare, ho dato particolare enfasi prima alla parte della contrattazione, poi a quella dell'addestramento che è sempre differente, come differenti sono  i collari, scelti sempre in base alla personalità e al gusto di coloro che li indosseranno.

Approfondimenti:

http://www.treccani.it/enciclopedia/iniziazione/

https://it.wikipedia.org/wiki/Leather

https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_riferimento_cartesiano








1 commento:

  1. Mi piacerebbe approfondire, perciò spero che vorrai tornare sull'argomento.

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