martedì 26 aprile 2016

Wax play.

Meditavo da lungo tempo un post su questo argomento dato che, come si può evincere chiaramente dalle mie gallery, sono appassionata di wax play.


Esistono in commercio moltissimi tipi di candele contraddstinte da forme, odori e colori dfferenti, questo non significa tuttavia che tutte vadano bene per questo tipo di pratiche.


Generalmente i materiali più comuni con cui vengono realizzate le candele sono i seguenti:

Cera:  Si intende normamente per cera, quella sostanza prodotta dalle api per la costuzione dei favi.Ha un punto di fusione intorno ai 45 gradi.

Paraffina: Deriva da una miscela di idrocarburi.Se non trattata adeguatamente può essere cancerogena.
fonde fra i 44 e i 66 gradi.

Stearina: chiamata anche estere glicerico.Si ottiene attraverso la saponificazione della parte solida degli acidi grassi tanto vegetali quanto animali ma in genere dell'acido stearico.Fonde intorno ai 55 gradi.


Per assicurarsi di ottenere un effetto pungente senza causare ustioni è bene assicurarsi che la temperatura del materiale quando arriva a contatto con la pelle si aggiri fra i 50 e i 60 gradi.

Va precisato che la temperatura di fusione di una sostanza non è quasi mai la stessa che arriva poi al bottom.
Sciogliendosi infatti, la cera tende a depositarsi sul fondo della candela, sotto alla fiamma, continuando a scaldarsi.

Io, per scelta personale faccio uso di candele apposite, ma per coloro che non avessero la stessa possibilità faccio raccomandazione di due cose;La prima è di provare su se stessi, all'interno del gomito e nell'interno coscia i materiali, la seconda è di scegliere nel caso non si tratti di candele da wax play le versioni senza coloranti nè profumazioni aggiunte, dato che oltre a contenere sostanze allergizzanti alzano il punto di fusione rendendo più calde e pericolose le candele.

E' buona norma mettere sotto al bottom un telo in plastica o pvc per evitare di distruggere mobili, pavimenti e coperte.

Mi piace utilizzare per evitare che la cera aderisca alla pelle una base di lubrificante, possibilmente a base acquosa in modo da scongiurare il rischio torcia umana.

Ho visto utilizzare per tirare via la cera raschietti e cose simili ma a me non piacciono anche perchè il rischio di grattare via qualche neo c'è sempre.
Inoltre li trovo poco eleganti.

Per esperienza personale posso sconsigliare di fare la doccia prima di aver pulito via tutto quanto per bene, dato che il calore dell'acqua rischia di creare un bel tappo nelle tubature.

La cosa migliore da fare è togliere con le mani tutto il materiale con l'aiuto del lubrificante messo precedentemente, infine con un telo di cotone o un asciugamano pulire le rimanenze, io alle feste uso dei normalissimi fazzolettini usa e getta, lasciando infine che il bottom si faccia una doccia.


La fase in cui si toglie la cera è importante quasi quanto la prima, offre un contesto di interazione e contatto molto intimo per entrambe le parti coinvolte.








1 commento:

  1. Adoro la pratica Hot Wax, soprattutto se giocata nel buio: lo spettacolo della fiammella che si apre un varco fra le ombre, e il gocciolare dolcemente spietato della cera che cade sulla pelle, che lentamente porta il dolore sempre più vicino alle parti più erogene e delicate..
    Hai ragione: togliere la cera alla fine di una lunga sessione può essere un'arte. A me piace che lo sin faccia con la lama di un coltello o graffiando con le unghie...

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